La storia dell’informatica è essenziale per capire come le innovazioni tecnologiche abbiano trasformato il mondo moderno. Dai primi computer ai dispositivi odierni, ogni passo ha influenzato la nostra cultura, economia e modo di vivere.
Conoscere il passato dell’informatica ci permette di apprezzare le conquiste di ingegneri e inventori, ma anche di trarre insegnamenti per affrontare le sfide tecnologiche future. Iniziative come Messina Retrocomputing aiutano a preservare questa eredità, mantenendo vivo il ricordo delle innovazioni che hanno cambiato la nostra società.
Messina Retrocomputing: preservare il patrimonio informatico
Messina Retrocomputing è un’associazione senza scopo di lucro fondata da Biagio Natoli Orioles, Alessandro Coletta, e Tonino Bisazza, con lo scopo di preservare e divulgare il patrimonio storico dell’informatica. L’associazione raccoglie ed espone computer e dispositivi che hanno segnato l’era dell’informatica, e si concentra anche sulla preservazione delle console per il retrogaming.
Alessandro Coletta ha sottolineato la passione che anima il progetto, affermando: “Dicono che a volte i sogni sono contagiosi. Abbiamo creato questo progetto, con l’auspicio di contagiarvi con il nostro entusiasmo e il suo valore storico. Una eredità che ha avuto un grandissimo impatto sulla cultura e la società.”
Questo entusiasmo si traduce nella missione di rendere il passato della tecnologia accessibile a tutti, attraverso la raccolta e l’esposizione di computer e dispositivi che hanno segnato l’era dell’informatica.
Messina al Sud Innovation Sumit
L’associazione si è già fatta conoscere con la sua partecipazione a eventi come il Sud Innovation Summit, dove ha presentato una selezione di computer che vanno dal 1977 al 1990:
- Commodore PET 2001 (1977)
- IBM 5150 (1981)
- Sinclair ZX Spectrum (1982)
- Commodore 64 (1982)
- Apple II (1977)
- Commodore Amiga 1000 (1985)
- IBM Convertible (1986)
- Apple Macintosh SE/30 (1987)
Queste macchine storiche sono testimonianze viventi dell’evoluzione tecnologica che ha plasmato il mondo digitale di oggi. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Tecnico Verona Trento di Messina, giovani studenti vengono coinvolti nell’illustrazione del funzionamento dei dispositivi, contribuendo a far conoscere le radici della tecnologia moderna.
Un obiettivo ambizioso: una mostra permanente
L’obiettivo a lungo termine di Messina Retrocomputing è ambizioso: creare una museo permanente dedicato alla storia dell’informatica. Questa iniziativa permetterebbe non solo di conservare in modo stabile i pezzi storici, ma anche di offrire al pubblico un luogo fisico dove poter ammirare e comprendere l’impatto rivoluzionario che questi dispositivi hanno avuto sulla cultura e sulla società contemporanea.
La mostra si propone di diventare un punto di riferimento culturale, capace di connettere il passato e il presente della tecnologia, rendendo le innovazioni del passato una fonte d’ispirazione per le generazioni future
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