Sabato 12 aprile 2025 alle ore 17:30 è stato inaugurato a Messina, l’iMuC – Museum Computer, il primo museo interamente dedicato al computer vintage e alla storia dell’informatica. L’evento, gratuito e aperto al pubblico, si terrà nei locali della BNO Informatica in Via Garibaldi e offrirà ai visitatori l’occasione di esplorare un patrimonio tecnologico unico, tra dispositivi storici, retrogaming e dimostrazioni dal vivo.
Indice
Una nuova realtà culturale dedicata all’informatica storica
L’iMuC nasce dall’idea di tre appassionati messinesi – Biagio Natoli Orioles, Alessandro Coletta e Tonino Bisazza – con la consulenza per la comunicazione di Emanuele Campagna. Il museo rappresenta una novità assoluta per la città di Messina: uno spazio espositivo permanente dove riscoprire le tappe fondamentali dell’evoluzione tecnologica, dai primi computer del 1977 fino ai sistemi degli anni 2000 e oltre.
Computer vintage, retrogaming e memoria digitale
In esposizione, una vasta collezione di computer vintage, console per retrogaming, software e dispositivi che hanno segnato l’era digitale. L’obiettivo è offrire un viaggio immersivo nella storia dell’informatica, toccando aspetti professionali, domestici e ludici della tecnologia.
Il percorso museale è pensato per coinvolgere appassionati, studenti e curiosi, con un approccio educativo e divulgativo che mira a valorizzare e preservare il patrimonio informatico.
Durante la serata inaugurale del 12 aprile, a partire dalle ore 17:30, interverranno esperti del settore tecnologico che condivideranno aneddoti, approfondimenti e curiosità sui dispositivi storici presenti. Sarà possibile assistere a dimostrazioni dal vivo, visitare liberamente gli spazi espositivi e partecipare a un momento conviviale con rinfresco.
Messina abbraccia la cultura digitale
Con l’apertura dell’iMuC, Messina si dota del suo primo museo permanente della tecnologia, offrendo un punto di riferimento per la cultura digitale, l’educazione tecnologica e la memoria storica dell’informatica. Un’iniziativa che arricchisce il panorama culturale cittadino e invita a riflettere sull’evoluzione digitale che ha trasformato il nostro presente.